Otoplastica mini invasiva

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Molto recentemente è stata introdotta una nuova metodica minimamente invasiva, alternativa alle tradizionali soluzioni chirurgiche, che permette la correzione delle orecchie a sventola dovute all'assenza o alla poca consistenza della piega dell'antelice. Si tratta di una clip metallica che pinza la cartilagine auricolare riformando la piega dell’antelice.

Indicazioni

Tale dispositivo, introdotto in Italia del tutto recentemente, consente di ricreare la piega dell’antelice con pochi e rapidi passaggi a chiunque abbia più di 8 anni, in quanto già a questa età lo sviluppo dei padiglioni auricolari si considera completato. Ovviamente, quando il difetto dell‘orecchio è causato soprattutto da una maggiore profondità della conca, tale metodica è meno indicata.

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Correzione orecchie a sventola con otoplastica mini invasiva

Prima visita

Al contrario di ciò che accade per gli interventi classici, il risultato finale è molto più prevedibile, in quanto già durante la visita preoperatoria è possibile indossare il dispositivo sull'orecchio, in modo da potere scegliere la migliore correzione, anche in base ai gusti di ognuno, concordandola preventivamente col proprio chirurgo. Fondamentale, quindi, è la visita preoperatoria, durante la quale si prova il dispositivo, rendendosi conto di quello che realmente si può ottenere, in modo da discutere col chirurgo la bontà di questa soluzione per la correzione del difetto presente in quel caso specifico.

Sempre durante tale prima visita il chirurgo farà domande sullo stato di salute generale, fornirà, se serve, l’elenco degli esami preoperatori e l’eventuale prescrizione di un antibiotico da assumere per qualche giorno dopo l‘operazione.

Intervento

L’intervento si esegue in anestesia locale in meno di mezz'ora. Si procede inserendo la clip metallica al di sotto della pelle che riveste la cartilagine del padiglione auricolare mediante una piccolissima incisione; tale dispositivo, aderendo alla cartilagine, automaticamente piega l’antelice, senza punti o incisioni su di esso. Solo l’incisione cutanea viene chiusa con un paio di punti di sutura e coperta da piccoli cerotti.

Tempi di recupero

Data la rapidità della correzione e la poca invasività della procedura, la convalescenza è molto breve, scarsamente fastidiosa e solo con un lieve gonfiore della parte operata; si dovrà solo indossare una fascetta elastica per alcuni giorni, senza la necessità di medicazioni postoperatorie ingombranti, così da potere tornare molto rapidamente alle normali attività quotidiane, sport compresi.

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Correzione orecchie a sventola con otoplastica poco invasiva

Complicazioni

Il rischio di complicanze è molto basso, proprio perché si tratta di un intervento poco invasivo. Naturalmente, qualora comparisse un forte dolore accompagnato da grande rossore del padiglione auricolare nei giorni immediatamente successivi all’intevento, è necessario rivolgersi al chirurgo operatore. In caso di cute dell’orecchio sottile, dopo qualche tempo potrebbero notarsi i contorni della clip.

I vantaggi sono senza dubbio la minima invasività del trattamento, eseguibile in poco tempo in anestesia locale, con un periodo postoperatorio breve e semplice e, particolare da non trascurare, la possibilità di osservare e decidere prima dell’intervento quale sarà il risultato finale.

Il risultato si può considerare permanente e, in molti casi, quasi del tutto reversibile, qualora, per qualsiasi motivo, si volesse rimuovere successivamente la clip.

E’ necessario, però, tenere presente che con tale dispositivo si può cercare di ricreare la piega dell’antelice, ma non è possibile ottenere la completa correzione di ogni imperfezione del padiglione auricolare, in particolare quando è associato un difetto della conca.

Per questo sarà importante, durante la prima visita, ascoltare anche i consigli e le osservazioni del chirurgo, che di volta in volta illustrerà i pro e i contro di ogni possibilità correttiva, in modo da trovare insieme la soluzione più adatta alle esigenze di ognuno. 

Pubblicato: 25.07.2017

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Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1991 a Bologna e specializzata in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Roma con il massimo dei voti. E’ socio delle maggiori società di Chirurgia Plastica, AICPE e SICPRE. Dal 2000 svolge attività libero-professionale.

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