Complicazioni di aumento del seno

Complicazioni generiche dopo l’operazione di aumento del seno

Dopo qualsiasi intervento chirurgico possono sopraggiungere delle complicazioni post-operatorie delle quali è necessario tener conto anche se si manifestano in piccole percentuali. Anche l'anestesia totale comporta un certo rischio, che vi verrà spiegato dal vostro anestesiologo ancor prima dell'intervento previsto.

Si tratta di una complicazione riguardante la rimarginazione e l’infezione sulla ferita e attorno alla protesi. Vengono descritti dei casi in cui, per colpa di un’infezione, si è reso necessario estrarre la protesi.

Un’altra complicazione post-operatoria può essere l’emorragia. Perciò sarà importante effettuare un esame di laboratorio sulla coagulabilità sanguigna prima dell'intervento e di osservare un regime di riposo dopo l'operazione al seno. Un altro problema è la rimarginazione della ferita.

Una grave complicazione che può insorgere durante qualsiasi operazione effettuata in anestesia totale è la cosiddetta embolia polmonare – l’ostruzione dei vasi sanguigni polmonari da parte di un coagulo di sangue. Si può prevenire applicando un bendaggio elastico agli arti inferiori e alzandosi per tempo dal letto, meglio se già durante il primo giorno dopo l’operazione. Gli anticoncezionali ormonali, la cui assunzione aumenta il rischio di trombosi, si possono sospendere oppure si possono assumere medicinali contro la coagulazione del sangue - l’eparina a basso peso molecolare (ad esempio, la Fraxiparina, il Clexane, il Fragmin...).

Nelle pazienti potrebbero formarsi le cosiddette cicatrici cheloidee o ipertrofiche. Qualche volta si rende necessaria anche la correzione delle cicatrici, che per questo tipo di cicatrici è piuttosto difficoltosa.

La mastoplastica additiva viene effettuata con le braccia sollevate lateralmente. Dopo l’operazione, le pazienti potrebbero avvertire dolore fino all’avambraccio e al braccio. Si tratta di uno stiramento dei nervi che passano per le ascelle e arrivano agli arti superiori. Questi disturbi sono passeggeri e nel corso di qualche giorno o settimana dovrebbero scomparire.

Complicazioni collegate all’inserimento della protesi mammaria

Contrattura capsulare

Si tratta della complicazione più descritta e più temuta che può insorgere durante l’operazione di aumento del seno. Attorno alla protesi mammaria si forma sempre una capsula di tessuto connettivo. Il tessuto connettivo, così, reagisce in modo naturale all'inserimento di un corpo estraneo nell'organismo. Le capsule, quindi, si formano in tutte le pazienti e possono essere sottili o più spesse. La loro formazione è individuale. Nel 5 % dei casi, attorno alla protesi può formarsi una contrattura capsulare, accompagnata da dolore ed indurimento del seno. Questo fenomeno può interessare una od entrambe le mammelle. Esistono metodi che permettono di prevenire la formazione della capsula o di ridurre al minimo il rischio di formazione. Uno di questi è, ad esempio, la creazione di una cavità abbastanza grande per l’inserimento della protesi. Anche le protesi con superficie testurizzata diminuiscono il rischio di formazione della contrattura. Spesso, queste capsule contratte devono essere allentate chirurgicamente. Vengono descritti casi ripetuti di contrattura capsulare attorno alla protesi e casi in cui la rigidità del seno può persistere fino a quando non resta altro che rimuovere la protesi.

Espulsione della protesi

Nella zona della cicatrice, la pelle è sempre in tensione (anche a causa della grandezza della protesi) e può verificarsi un suo graduale assottigliamento, fino alla lacerazione e, di conseguenza, all’espulsione della protesi. Questa complicazione è più frequente nelle pazienti che hanno la pelle danneggiata o che presenta cicatrici, ad esempio dopo la radioterapia per la cura di un tumore.

Seroma

Si tratta di una formazione di liquido attorno alla protesi immediatamente dopo l’operazione o anche in seguito. In tal caso, la paziente avvertirà dolore e noterà un ingrandimento del seno. Le cause più frequenti sono gli sforzi fisici prematuri, un’attività sportiva intensa o un infortunio.

Coagulazione sanguigna attorno alla protesi – ematoma

La cause più frequenti di coagulazione del sangue attorno alla protesi è l’inosservanza del regime di riposo o un  problema di coagulazione del sangue.

Lacerazione e infiltrazioni dalla protesi

Il ciclo di vita approssimativo della protesi dichiarato dal produttore è di circa 10 - 15 anni. La protesi si consuma lentamente e la sua superficie si assottiglia e si indebolisce, con possibilità di lacerazione. Il seno può cambiare forma e la paziente può avvertire dolore. In questo caso, si rende necessaria la sostituzione. La lacerazione può essere causata anche da un infortunio, da un incidente o da un'attività sportiva estrema. Attraverso il rivestimento esterno della protesi riempita di gel possono uscire delle particelle microscopiche di silicone. Sono state riscontrate attorno alla protesi e in altre parti del corpo. La loro nocività non è stata dimostrata.

Raggrinzimento della protesi

Il raggrinzimento dell’involucro della protesi si manifesta con piccole ondulazioni palpabili sotto la pelle. Può essere doloroso e le grandi pieghe possono irritare e danneggiare il tessuto circostante. Si può verificare nelle pazienti magre e dalla pelle sottile, con una ghiandola mammaria molto piccola, e in caso di inserimento della protesi sotto la ghiandola.

Sensibilità dei capezzoli

Le donne avvertono molto spesso un aumento o una diminuzione della sensibilità dei capezzoli dopo l’intervento. Nella maggior parte dei casi, questo disturbo scompare dopo alcuni mesi o entro un anno. In alcuni casi, però, questo cambiamento può essere permanente.

Asimmetria del seno

Anche il seno aumentato tramite l’inserimento di una protesi può, con il tempo, abbassarsi o rilassarsi. Si verificano anche delle asimmetrie, a causa delle quali una parte è più bassa rispetto all’altra. Si può trattare di una conseguenza all’inosservanza delle istruzioni post-operatorie o di altre cause. Con il movimento del muscolo pettorale subito dopo l’operazione, la protesi potrebbe cambiare la sua posizione. Il rischio maggiore di spostamento riguarda le protesi a goccia.

Calcificazione

Attorno alla protesi potrebbero apparire piccole particelle di calcio che possono essere scambiate per un tumore al seno allo stadio iniziale.

Vasi sanguigni trombizzati

Dopo l’operazione al seno, nei piccoli vasi sanguigni delle ascelle o della parete addominale si potrebbero formare dei trombi. Questo disturbo sparirà nel giro di alcuni mesi.

Le protesi al silicone potrebbero essere nocive per il corpo?

Nel mondo sono stati effettuati (e vengono tuttora effettuati) molti studi scientifici riguardanti la nocività delle protesi mammarie. Sono state studiate e testate gradualmente tutte le sostanze che formano le protesi. Si tratta di silicone, di poliuretano, che è contenuto nell’involucro di certe protesi, e di platino, che viene utilizzato durante la polimerizzazione del gel al silicone. Per nessuna di queste sostanze sono stati dimostrati gli effetti cancerogeni, cioè non causano l'espansione del tumore. È stato poi studiato il collegamento con l’insorgenza di malattie di carattere reumatologico ed autoimmunitario, e anche in questo caso non è stato riscontrato alcunché. Il silicone elementare è presente addirittura nel sangue, nel latte materno, nei tessuti connettivi e nella maggior parte degli organi. Il suo contenuto nel corpo dipende dalla dieta, dalle condizioni geografiche, dalla qualità dell’acqua potabile e dal consumo di birra. Anche le mamme che allattano con le protesi al silicone non rappresentano alcun rischio per i propri figli. Il silicone è contenuto nelle tettarelle, nei ciucci, nei cucchiaini e in altri prodotti sanitari per bambini.

Quanto dura l’effetto di aumento del seno?

L’aumento del seno è permanente se non si dovessero verificarsi variazioni di peso e delle dimensioni del seno (vedi gravidanza in alto). Siccome, dopo 10 - 15 anni, la qualità della protesi sarà cambiata, con un conseguente aumento delle probabilità di rottura della protesi stessa, sarà necessario tener conto di una sua possibile sostituzione. La decisione di sottoporsi alla mastoplastica additiva è prettamente personale, molto seria e di carattere permanente. Se avete raggiunto il vostro obiettivo, allora la vostra operazione sarà stata effettuata con successo.

Pubblicato: 30.09.2010

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