Rinoplastica ibrida

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La rinoplastica ibrida, descritta nel 2010 sulla prestigiosa rivista Archives of Facial Plastic Surgery, combina i vantaggi dei 2 approcci finora alternativi, la tecnica aperta (rinoplastica open) - caratterizzata dalla possibilità di visualizzazione a cielo aperto delle strutture nasali, soprattutto della punta - e la tecnica chiusa (rinoplastica chiusa o rinoplastica endonasale), caratterizzata dalla ridotta invasività chirurgica e riduzione dei tempi di guarigione. In sostanza la rinoplastica ibrida, definita anche “no-scar rhinoplasty” - rinoplastica senza cicatrici - permette di “personalizzare” al massimo l’intervento di rinoplastica, evitando eccessi di chirurgia, l’incisione esterna e la potenziale visibilità della cicatrice columellare.

Questa tecnica di chirurgia plastica del naso consente di intervenire in maniera mirata sulle strutture responsabili di alterazioni funzionali, sia del naso interno che esterno:

  • deviazioni del setto nasale

  • ipertrofia dei turbinati inferiori

  • problemi di riduzione di diametro trasverso di vestibolo e valvola nasale interna

  • insufficienza dinamica delle valvole nasali esterne

Naturalmente, come per ogni rinoplastica, possono essere modificate le differenti unità estetiche del naso (radice, dorso, punta del naso, ali, giunzione naso-labiale), sia nei casi di rinoplastica primaria che nelle rinoplastiche di revisione.

Indicazioni per la rinoplastica ibrida

Versatilità e flessibilità sono gli aspetti fondamentali della rinoplastica ibrida: non è il paziente che si adatta alla tecnica, ma è al contrario la tecnica - modulata dalle mani esperte del chirurgo specializzato in rinoplastica – che si adatta al paziente. Ogni paziente è un assoluto unico, per anatomia del naso e del viso, per desideri e per aspettative. È questa la direzione su cui si è incamminata la moderna chirurgia plastica, e non solo la rinoplastica: chirurgia di precisione.

Il limite minimo di età per eseguire la rinoplastica è generalmente 15-16 anni per le ragazze e 16-18 anni per i ragazzi. Naturalmente, oltre che l’età anagrafica, è fondamentale valutare anche il grado di maturità psicologica degli stessi. La collaborazione con i genitori è importantissima ed è sconsigliabile effettuare una rinoplastica in presenza di conflitti genitori-figli.

Durata dell'intervento di rinoplastica ibrida e anestesia

La durata dell’intervento di rinoplastica dipenda dall’entità dei difetti del naso da correggere. Nella maggior parte dei casi di chirurgia plastica del naso primaria, nelle mani di un chirurgo esperto, l’intervento dura intorno ai 90-120 minuti, mentre nei casi complessi di rinoplastica, l’operazione può durare oltre tre ore. La rinoplastica ibrida si effettua generalmente in anestesia generale, ma ci sono casi in cui – per correzioni parziali (per esempio, modifiche della punta o dell’altezza del dorso) – può essere eseguita in anestesia locale con sedazione.

Convalescenza e tempi di recupero dopo la rinoplastica ibrida

Dopo l’intervento di rinoplastica ibrida i pazienti vengono dimessi con dettagliate istruzioni post-operatorie scritte. Il dolore dopo la rinoplastica è molto limitato, l’entità di ematomi presenta ampie variazioni individuali, ma generalmente il grosso si riduce nei primi 4-5 giorni post chirurgia plastica del naso. È consigliabile dopo la rinoplastica ibrida astenersi da attività fisica o esercizi sportivi ad elevata intensità per 3-4 settimane, ed evitare sport con rischio di “contatto” violento per i primi 45-60 giorni.

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Un caso tipico in cui è stata adottata la tecnica ibrida in una rinoplastica primaria. L’associazione di resezioni mirate, innesti non-strutturali e suture di posizionamento/stabilizzazione della punta ha permesso di ottenere un risultato di elegante naturalezza riposizionando radice del naso, altezza del dorso, proiezione e rotazione della punta, asse delle narici, apertura dell’angolo naso-labiale. Tecnica endonasale (chiusa), senza cicatrice esterna columellare.

Controindicazioni della rinoplastica ibrida

Non ci sono controindicazioni specifiche della tecnica ibrida. Sono le medesime di qualsiasi intervento di rinoplastica, primaria o di revisione. Certamente non è indicato operare in presenza di una infiammazione/ infezione in atto a carico della regione nasale.

Certamente non è il caso di operare quando il paziente presenta gravi disturbi della psiche.

Il principio ispiratore fondamentale è sempre il medesimo “Primum, non nocere!”.

Vantaggi e limiti della rinoplastica ibrida

I vantaggi legati alla rinoplastica ibrida sono sostanziali dal punto di vista tecnico, perché il chirurgo opera non solo sotto adeguato controllo visivo, ma anche guidato dal costante controllo tattile delle modificazioni via via effettuate nei vari distretti anatomici (scheletro osseo, strutture di supporto cartilaginee, tessuti molli di rivestimento interni ed esterni), che non risultano modificati dall’ampio lembo mobile di cute-muscolo che viene realizzato nella tecnica aperta. Questa costante verifica tridimensionale si traduce in una maggiore precisione di esecuzione durante l’intervento di chirurgia plastica del naso.

Gli altri vantaggi della tecnica ibrida sono rappresentati da: 

  1. azzeramento del rischio di cicatrice esterna che, nei casi in cui sia visibile, diviene uno stigma chirurgico permanente;

  2. tempi di guarigione molto più ridotti;

  3. naso esterno meno rigido e con contorni più naturali;

  4. tempi operatori generalmente più brevi di una rinoplastica aperta, con riduzione dei costi.

In mani esperte, gli svantaggi legati alla rinoplastica ibrida sono minimi, ma è preferibile non utilizzarla in dismorfismi gravi di tipo congenito, quali il naso da labbro leporino oppure cisti e fistole del dorso nasale, o nelle ricostruzioni complesse. Questi specifici casi in cui la rinoplastica ibrida può non essere consigliabile, rappresentano tuttavia una percentuale assolutamente minima dei pazienti che si rivolgono allo specialista per un intervento di rinoplastica.

Quanto costa un intervento di rinoplastica ibrida?

Il costo di una rinoplastica ibrida è sostanzialmente in relazione ad abilità ed esperienza del chirurgo, ma varia anche in base alla qualità dei servizi e della tecnologia della clinica in cui il chirurgo opera.

 

Aggiornato: 17.12.2019

Autore

Pietro Palma è un esperto internazionale di rinoplastica. Da oltre 20 anni si dedica esclusivamente alla chirurgia plastica nasale sviluppando tecniche di rinoplastica ibrida per via chiusa (o endonasale). La rinoplastica di revisione rappresenta parte importante della sua pratica chirurgica.

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