Rinoplastica chiusa

Autore:

Rinoplastica con tecnica chiusa o con tecnica aperta? Come scegliere l’approccio giusto per modificare il proprio naso? Nell’intervista che segue, il dott. Gianluca Campiglio, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Milano, chiarirà ogni possibile dubbio sull’intervento di rinoplastica con tecnica chiusa.

Quando pensare di sottoporsi a un intervento di rinoplastica con tecnica chiusa

Qual è la differenza tra la rinoplastica chiusa e la rinoplastica open?

Le principali differenze tra le due tecniche di rinoplastica sono due:

  • la prima riguarda la localizzazione delle cicatrici che nella rinoplastica chiusa sono tutte all’interno del naso e quindi invisibili, mentre nella rinoplastica aperta è presente anche una cicatrice a livello della columella, cioè su quella sottile striscia di pelle che separa le due narici;
  • la seconda si riferisce allo scollamento dei tessuti che nella rinoplastica aperta prevede una estesa separazione della pelle del naso dalle ossa e dalle cartilagini sottostanti mentre, nel caso della rinoplastica chiusa tale separazione è minima. Questa differenza si traduce in un minore edema (gonfiore) ed in tempi di recupero più rapidi per la rinoplastica chiusa.
rinoplastica tecnica chiusa prima e dopo campiglio
Operazione del naso con tecnica chiusa - foto prima e dopo
(Dott. Gianluca Campiglio)

Cosa influenza la scelta della tecnica di rinoplastica?

Esercitando la professione del chirurgo plastico estetico da circa 30 anni ho avuto la possibilità di poter apprendere a fondo entrambe le tecniche di rinoplastica e quindi sono in grado di offrire ottimi risultati utilizzando entrambe.

Nell’attività di tutti i giorni, nella maggior parte dei casi, preferisco ricorrere alla rinoplastica chiusa, mentre riservo la tecnica aperta alle malformazioni, ai nasi post-traumatici gravemente deformati ed ad alcuni casi di rinoplastiche secondarie o terziarie cioè quegli interventi da effettuare su pazienti già operati una o due volte senza successo in altre strutture.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della rinoplastica con tecnica chiusa?

Il principale vantaggio della rinoplastica chiusa è quello della minore invasività e di conseguenza del minor gonfiore postoperatorio che significa per il paziente tempi di recupero più rapidi.

Le informazioni procedurali sulla rinoplastica con tecnica chiusa

Con l’utilizzo della tecnica chiusa durante la rinoplastica si possono correggere anche problemi funzionali?

Certamente. È molto frequente che effettui una rinoplastica chiusa insieme ad una settoplastica ossia una rinosettoplastica cioè ad una correzione del più comune problema funzionale del naso, che è la deviazione del setto nasale.

Alla rinoplastica chiusa si può associare anche la correzione dell’ipertrofia dei turbinati, spesso presente insieme alla deviazione del setto e talvolta anche più fastidiosa per il paziente della deviazione stessa.

In tutti questi casi eseguo personalmente entrambe le parti della operazione, la rinoplastica e la settoplastica, in modo da combinarle al meglio, sia sotto il profilo estetico che funzionale. Per patologie più complesse come le poliposi nasali invece, mi avvalgo della collaborazione di un collega otorinolaringoiatra specializzato in questo settore.

VIDEO: La rinoplastica come combinazione della chirurgia estetica e funzionale del naso

Come viene eseguita la rinoplastica con tecnica chiusa? Con quale tipo di anestesia? Quanto dura l'intervento?

Nell'approccio con tecnica chiusa durante la rinoplastica tutte le incisioni chirurgiche sono effettuate all'interno delle narici senza nessuna incisione sulla parte esterna del naso. La rinoplastica con tecnica chiusa viene effettuata in anestesia generale o anestesia locale con sedazione.

L’operazione dura circa un’ora ma in alcuni casi più complessi, dove può essere necessario dover ricostruire gran parte del naso, la durata può essere anche di oltre due ore.

Il dopo intervento e il recupero post rinoplastica con tecnica chiusa

Com'è il post operatorio? Quali sono i tempi di guarigione dalla rinoplastica chiusa? Il post operatorio e i tempi di ripresa si differenziano rispetto a quando viene effettuata la rinoplastica aperta?

Il post operatorio della rinoplastica, sia aperta che chiusa, prevede la protezione del naso con un archetto di plastica per circa 5-7 giorni durante i quali il paziente può effettuare una vita normale.

La differenza tra le due tecniche si evidenzia invece nelle settimane successive, in quanto la rinoplastica chiusa in genere si associa ad un gonfiore post-operatorio più limitato e di minore durata rispetto a quello della rinoplastica aperta.

In entrambi i casi, suggerisco dei massaggi linfodrenanti quotidiani che il paziente può effettuare da solo alla mattina. È bene precisare che si tratta in tutti e due i casi di gonfiori che non mascherano il miglioramento estetico del naso che risulta già evidente non appena rimosso l’archetto. Noi chirurghi plastici preferiamo parlare di un periodo di assestamento, in genere di 4-6 mesi, durante i quali il risultato è in genere già bello al 90 %.

La tecnica di rinoplastica chiusa è più dolorosa rispetto a quella aperta?

Non esiste una differenza in termini di dolore tra rinoplastica aperta e rinoplastica chiusa. Entrambe le operazioni richiedono molto raramente l’uso di antidolorifici oltre le prime 24 ore dall’operazione.

Dopo quanto tempo dall’intervento di rinoplastica chiusa è possibile vedere il risultato finale? È un risultato modificabile con l’avanzare dell’età e del tempo?

Per poter però apprezzare a pieno il risultato finale della rinoplastica, bisognerà attendere dai 4 ai 6 mesi, cioè il tempo necessario a far sparire del tutto il normale gonfiore che si crea nel post-operatorio. Il paziente, come si diceva, in questa fase potrà aiutarsi effettuando da solo dei semplici massaggi drenanti.

Il risultato migliorativo di una rinoplastica è immediatamente evidente al 90%, quando vengono rimossi i cerotti e l’archetto protettivo, quindi dopo 5-7 giorni.

Nel caso della rinoplastica aperta questo periodo è leggermente più lungo. Per entrambe le rinoplastiche il risultato, una volta stabilizzatosi, poi si mantiene nel tempo, anche se in realtà il paziente continua ad invecchiare in tutto il viso compreso il naso.

rinoplastica tecnica chiusa uomo prima e dopo campiglio
Rinoplastica uomo con tecnica chiusa - risultato finale
(Dott. Gianluca Campiglio)

Quali possono essere le eventuali complicanze dell’utilizzo della rinoplastica con tecnica chiusa?

Le complicanze della rinoplastica chiusa sono le stesse di quella aperta e riguardano principalmente la possibilità che, pur essendo stato raggiunto un ottimo risultato estetico in sala operatoria, nei mesi successivi all’operazione i normali processi di guarigione dei tessuti portino alla formazione di piccole irregolarità, al di sotto della superficie cutanea, che se si stabilizzano possono poi richiedere una piccola correzione in anestesia locale.

Si può optare per la tecnica chiusa anche nel caso di una rinoplastica secondaria (terziaria ecc.)?

Certamente. In molti casi riopero pazienti già operati altrove senza successo ricorrendo alla rinoplastica (secondaria) chiusa anzichè a quella aperta. Comunque ogni paziente è un caso a sè e va valutato individualmente.

Esistono dei metodi di rinoplastica meno invasivi?

Per difetti minimi, ma veramente minimi, si può ricorrere alla iniezione di acido ialuronico di grasso (rinofiller). Si tratta tuttavia di tecniche che nonostante la loro apparente semplicità sono rischiose data la ricca vascolarizzazione del naso e devono essere eseguite da chirurghi esperti. In ogni caso, non sono utili a ridurre le dimensioni eccessive del naso, che è uno dei difetti più spesso lamentati dai nostri pazienti.

Grazie al Dott. Gianluca Campiglio per la nostra intervista.

Aggiornato: 23.04.2019

Autore

Il dottor Gianluca Campiglio è medico chirurgo con specializzazione in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva e specializzazione in Microchirurgia.

Rinoplastica - Novità

Gli specialisti più vicini a te   
Calendario interventi dei pazienti